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Riconosci i 10 segni e sintomi di carenza di ferro

Il ferro è un minerale contenuto nelle cellule del sangue ed è responsabile del corretto trasferimento dell’ossigeno ai tessuti. Si parla di carenza di ferro quando la percentuale di ferro nel sangue è inferiore alle soglie considerate sufficienti, in base all’età e al sesso. La carenza di ferro nel sangue, il cui nome tecnico è “anemia sideropenica”, è una patologia molto diffusa in numerose fasce d’età, con una prevalenza soprattutto tra le donne in età fertile.

La carenza di ferro è una patologia spesso sottovalutata, sotto diagnosticata e sotto trattata. Il principale motivo è rappresentato dal fatto che si tratta di una situazione potenzialmente rischiosa, ma che non ha un quadro di sintomatologia evidente e chiaramente identificabile. Basti pensare che i principali sintomi dell’anemia sono tutti comuni a molte altre patologie. Da qui la difficoltà di giungere ad una corretta diagnosi nei momenti in cui l’anemia inizia a svilupparsi.

Ferro, emoglobina e ossigeno

La principale funzione del ferro è rappresentata dalla produzione di emoglobina, la proteina presente nei globuli rossi del sangue e che ha il compito di trasportare ossigeno ai tessuti del corpo.

Quando manca il ferro, l’emoglobina inizia a scarseggiare e diminuisce la quantità di ossigeno che raggiunge organi e tessuti.

Per questo motivo uno dei segnali più evidenti di una carenza di ferro nel sangue è rappresentata dalla stanchezza che deriva proprio dalla insufficiente quantità di ossigeno nel corpo: è un po’ come quando si respira male e la mancanza di ossigeno ci fa sentire fiacchi e senza forze.

Carenza di ferro o anemia?

La semplice carenza di ferro, ossia una quantità di questo minerale mediamente più bassa dei livelli normali, non scatena necessariamente una vera e propria situazione patologica. Ci sono alcune persone e alcuni momenti della vita in cui una diminuzione del ferro del sangue è tollerabile: il periodo delle mestruazioni per le donne, la gravidanza, l’allattamento o l’adolescenza. Situazioni nelle quali al nostro organismo è richiesto un apporto di ferro superiore alla norma.

Attenzione però: la carenza di ferro non è sinonimo di anemia, come spesso si sente dire. Per parlare di anemia, ossia di patologia legata ad un livello eccessivamente basso emoglobina nel sangue, bisogna però che si verifichino alcune specifiche condizioni che solo un esame accurato del sangue può stabilire.

L’anemia da carenza di ferro è solo una delle possibili manifestazioni della carenza di ferro anche se si tratta della più comune e diffusa.

Le cause della carenza di ferro

Molti sono i motivi che possono portare ad una riduzione del ferro nel sangue. I più diffusi sono legati a specifiche fasi della vita, ad abitudini di vita ed alimentari oppure ad altre patologie:

  • apporto di ferro inadeguato a causa di un’alimentazione fortemente limitata o priva di una quantità sufficiente di nutrienti;
  • malattia infiammatoria intestinale e sindrome da malassorbimento;
  • gravidanza, generalmente associata ad un aumento del fabbisogno di ferro;
  • perdita di sangue eccessiva durante periodi mestruali;
  • perdita di sangue a causa di sanguinamento interno.

In base alla intensità e gravità della carenza di ferro, possono manifestarsi sintomi più o meno gravi che variano in base all’intensità dell’anemia, alla sua velocità di diffusione, all’età e al generale stato di salute di chi ne soffre.

Carenza di ferro: 10 segnali da monitorare

Non sempre la carenza di ferro si manifesta in modo evidente. Talvolta solo con un’analisi approfondita si scopre che i propri livelli di ferro sono insufficienti o molto carenti. Vi sono però alcuni sintomi che possono rappresentare dei validi segnali di allarme e che quindi non andrebbero sottovalutati. I più diffusi e comuni sono:

  • stanchezza, insolita e particolarmente intensa
  • pallore evidente
  • mancanza di respiro
  • mal di testa e vertigini
  • palpitazioni
  • capelli e pelle secchi e danneggiati
  • gonfiore e indolenzimento della lingua e della bocca
  • gambe irrequiete
  • unghie fragili o a forma di cucchiaio
  • altri sintomi quali mani e piedi freddi, sensazione di depressione o ripetute infezioni

Bibliografia