Mal di testa e vertigini sono un segno di carenza di ferro?

La sideropenia (mancanza di ferro) è la più comune carenza nutrizionale all’origine del 50% dei casi di anemia. Colpisce circa il 25% della popolazione mondiale, fino al 33% delle donne in età fertile e il 77% delle donne in gravidanza in Europa.

Il ferro è uno degli elementi essenziali per il benessere e la salute del nostro organismo. Necessario per legare l’ossigeno nell’emoglobina, consente il trasporto di ossigeno nelle cellule attraverso il sangue. 

Se i livelli di ferro ed emoglobina scarseggiano, diminuisce la quantità di ossigeno che raggiunge organi e tessuti. E si assiste alla comparsa di segnali comuni quali stanchezza, mal di testa e vertigini

Ferro, pressione del sangue e serotonina

Sebbene l’insorgenza del mal di testa possa essere legata a più cause, episodi frequenti e ricorrenti anche accompagnati da vertigini, potrebbero essere un segno di carenza di ferro. Bassi livelli di emoglobina nei globuli rossi infatti possono portare ad un innalzamento della pressione a livello cerebrale con sopraggiunta del mal di testa.

Inoltre, alcuni studi hanno dimostrato come il ferro giochi un ruolo importante nella sintesi di messaggeri chimici, come la serotonina (l’ormone del buonumore). La carenza di ferro potrebbe dunque incidere sulla riduzione della sintesi di serotonina e favorire di conseguenza l’insorgenza dell’emicrania.

Emicrania e donne in età fertile

Una maggior incidenza di mal di testa, talvolta associata ad anemia sideropenica, si riscontra in molte donne in età fertile e con cicli mestruali abbondanti. La diminuzione dei livelli di estrogeni e la riduzione del ferro ematico possono infatti condurre ad episodi più acuti di emicrania. 

Anche la carenza di alcune vitamine (vitamina D, C e B12), del Coenzima Q10 (essenziale per mantenere una buona efficienza fisica) oppure di minerali come il magnesio, potrebbero essere responsabili dell’insorgenza acuta di emicrania

In presenza di questi segni o sintomi da carenza di ferro, è utile fissare un appuntamento con il proprio medico curante per stabilire strategie diagnostiche utili ad accertare l’eventuale sideropenia. Successivamente si potrà definire il trattamento più adatto ed un’eventuale integrazione alimentare con cibi più ricchi di ferro e di vitamina C.

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