Durante l’adolescenza, il periodo di transizione piuttosto complesso che va dalla fanciullezza all’età adulta, vedi mutare il tuo corpo, assumi la tua maturità sessuale, creando una propria identità e cominci ad esplorare nuovi aspetti di ciò che ti circonda. Durante l’adolescenza si verificano infatti notevoli cambiamenti fisici, ormonali, sociali e soprattutto psicologici.
L’aspetto psicologico è forse quello più complesso: accettare il proprio corpo, cercare l’approvazione della massa, talvolta può spingere a seguire stili alimentari sbilanciati e scorretti che, a lungo andare, potrebbero portare ad importanti carenze nutrizionali.
Il 18% degli adolescenti presenta, infatti, una carenza di ferro, con una prevalenza significativamente più elevata tra le ragazze (il 21%) rispetto ai ragazzi (13%).(1)
Il ferro è un minerale indispensabile per il trasporto dell’ossigeno ai tessuti, per la sintesi di alcune proteine, per la difesa dell’organismo e quindi per la salute e il corretto sviluppo degli adolescenti.
Durante la crescita il suo fabbisogno aumenta ed è quindi più facile andare incontro a una sua carenza. La carenza di ferro si manifesta quando la quantità assorbita non ne soddisfa il fabbisogno fisiologico e questa condizione può manifestarsi maggiormente nelle giovani donne in età fertile.
Lo sai che la carenza di ferro e ciclo mestruale possono essere correlati?
Nelle adolescenti e nelle donne in età fertile si verificano importanti variazioni ormonali, strutturali e funzionali che si ripetono periodicamente ogni mese attraverso il ciclo mestruale. L’arrivo del primo ciclo mestruale è un evento importante e carico di implicazioni psico-fisiche per tutte le giovani donne.
La perdita di sangue con il ciclo mestruale, soprattutto se molto abbondante (ipermenorrea), comporta una perdita di ferro notevole: ad ogni ml di sangue perduto si accompagna una perdita pari a circa 0,5 mg di ferro. Queste perdite possono richiedere nelle donne un fabbisogno di ferro nella dieta due volte maggiore rispetto agli uomini (2). Di conseguenza si verificano sintomi come stanchezza, pallore, mancanza di energie, difficoltà di concentrazione e calo delle difese immunitarie.
Una donna su tre soffre di carenza di ferro dovuta principalmente ad un ciclo mestruale abbondante, un fattore che si ripercuote sulle performance lavorative, interpersonali, scolastiche, e la regolazione ormonale svolge un ruolo cruciale.
Carenza di ferro e ormoni sessuali
Il principale ormone regolatore dell’omeostasi del ferro è l’epcidina. Quando i livelli di epcidina sono più elevati, viene bloccato il rilascio di ferro dai suoi siti di stoccaggio (riducendo in tal modo il suo assorbimento nella dieta).
Alcune ricerche hanno mostrato un calo dell’epcidina (e di altri fattori legati al ferro) durante le mestruazioni, dovuto probabilmente all’attività degli estrogeni, e il suo graduale aumento durante l’ovulazione.(3)
Altri studi hanno invece dimostrato come il ferro sierico, la transferrina e l’emoglobina, tutti indicatori utilizzati per misurare lo stato di ferro di una persona, fluttuino durante il ciclo mestruale.
In generale, un abbassamento dei livelli di ferro è associato a una diminuzione delle condizioni di benessere generali, questo perché il ferro interviene anche nei processi enzimatici chiave per la sintesi di neurotrasmettitori come la dopamina (che stimola piacere, motivazione, sonno) e la serotonina (detta anche ormone della felicità e principale regolatore del tono dell’umore).
Quando il ferro è basso vengono quindi meno anche buon umore e desiderio sessuale, che si ripercuotono nelle relazioni sociali e di coppia.
Malattie infettive e carenza di ferro
La carenza di ferro, a lungo andare, può determinare un abbassamento della soglia del dolore, interferire con il meccanismo che controlla la temperatura corporea e diminuire l’efficienza del sistema immunitario, rendendo così le donne più vulnerabili alle infezioni.(4)
Gli adolescenti in età fertile possono essere, pertanto, maggiormente esposti a un rischio di contrarre infezioni, come quelle trasmesse sessualmente. La maggior parte degli adolescenti comincia ad esplorare la propria sessualità già dai banchi di scuola ma molti non sono consapevoli dei rischi delle malattie trasmissibili attraverso rapporti sessuali.
Secondo i risultati di una ricerca condotta dal Censis solo il 74,5% degli adolescenti si protegge dalle infezioni sessualmente trasmesse e solo il 70,7% usa il profilattico.(5)
Migliora la carenza di ferro
Una dieta varia ed equilibrata permette di far fronte alla quantità di ferro persa attraverso il ciclo mestruale o l’attività sportiva intensa e prolungata; quest’ultima infatti aumenta il rischio che l’organismo consumi in fretta le riserve di ferro.
In ogni caso, una comunicazione efficace col proprio medico curante è fondamentale per prevenire la carenza di ferro nelle adolescenti. Fondamentale è riconoscere e diagnosticare le cause rivolgendosi agli Specialisti che con un approccio multidisciplinare possono valutare e curare sia i fattori predisponenti, sia seguire la donna in ogni fase del trattamento.
Bibliografia
- Ferrari M. et al.; HELENA study group. Evaluation of iron status in European adolescentsthrough biochemical iron indicators: the HELENA Study. Eur J Clin Nutr. 2011;65(3):340-9.
- Zimmermann M. et al.;. Nutritional iron deficiency. Lancet. 2007;370:511-520.
- Claire E Badenhorst et al., Iron status in athletic females, a shift in perspective on an oldparadigm. J Sports Sci. 2021 Jul;39(14):1565-1575.
- Un Dhur et al.; Iron status, immune capacity and resistance to infections. Comp BiochemPhysiol A Comp Physiol .1989;94(1):11-9.
- Indagine Censis 2016.